L’importanza della valutazione ATEX

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Episodi frequenti sottolineano l’importanza che ricopre la valutazione del rischio esplosione ATEX (acronimo di “ATmosphere EXplosive”, ovvero atmosfera esplosiva) all’interno di stabilimenti a rischio. Il rischio da atmosfere esplosive si riferisce principalmente alle industrie chimiche o energetiche per la presenza di numerosi materiali riconosciuti come infiammabili o instabili. Ma sono ritenuti pericolosi, e possono causare esplosioni, anche  molti materiali più comuni se sottoposti a condizioni sfavorevoli. Alcuni esempi di attività a rischio:

  • Alimentari: stoccaggio e lavorazione di cereali, farine, zucchero
  • Industria tessile: filatura
  • Falegnamerie, lavorazione del legno
  • Industria chimica e petrolifera
  • Industria farmaceutica
  • Industria metallurgica
  • Stoccaggi di carburante gassoso, liquido, solido. Depositi di gas naturale o di GPL
  • Impianti di compressione o decompressione di gas combustibili
  • Produzione e stoccaggio di vernici, smalti, coloranti
  • Carrozzerie
  • Distillerie, produzione di alcolici
  • Produzione di profumi

La Direttiva Europea 1999/92/CE del 16 dicembre 1999 (richiamata del D.Lgs. 81/08) regolamenta e tutela la sicurezza e la salute degli individui che sono esposti al rischio di atmosfere potenzialmente esplosive. 

COME SI RICONOSCE UN’ATMOSFERA ESPLOSIVA?
La cosiddetta “atmosfera esplosiva” è data da una combinazione tra l’aria e la presenza di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri che miscelate tra loro nelle giuste proporzioni possono determinare una potenziale atmosfera esplosiva.

OBBLIGHI PER IL DATORE DI LAVORO
1) Sulla base di una Valutazione dei rischi, il datore di lavoro ha l’obbligo di classificare le zone di lavoro in aree specifiche secondo la frequenza e la durata della presenza di atmosfere esplosive.

Classificazione di atmosfera esplosiva determinata dalla presenza di una miscela di gas, vapori o nebbie infiammabili
Zona 0: Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un’atmosfera esplosiva
Zona 1: Area in cui la presenza di un’atmosfera esplosiva avviene in modo occasionale
Zona 2: Area in cui non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva

Classificazione di atmosfera esplosiva causata da polveri combustibili
Zona 20: Area in cui è presente in permanenza o per lunghi periodi o frequentemente un’atmosfera esplosiva
Zona 21: Area in cui la formazione di un’atmosfera esplosiva avviene in modo occasionale
Zona 22: Area in cui non è probabile la formazione di un’atmosfera esplosiva

2) Il datore di lavoro deve compilare e aggiornare il “documento sulla protezione contro le esplosioni” (art. 294 del D.Lgs. 81/08) che diventerà parte integrante del Documento di Valutazione dei Rischi, dove dichiara:

  • che i rischi di esplosione sono stati individuati e valutati
  • che saranno prese misure adeguate per raggiungere gli obiettivi Lgs. 81/08
  • quali sono i luoghi che sono stati classificati come zone a rischio
  • che i luoghi e le attrezzature di lavoro, compresi i dispositivi di allarme, sono concepiti, impiegati e mantenuti in efficienza tenendo nel debito conto la sicurezza
  • che sono stati adottati gli accorgimenti per l’impiego sicuro di attrezzature di lavoro.

 

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