SICUREZZA DELLA CATENA ALIMENTARE E STANDARD DI RIFERIMENTO
Sempre più rilevanza assume oggi l’attenzione alla qualità e sicurezza di ciò di cui ci alimentiamo. Se non prepariamo noi i nostri cibi pretendiamo che lo sia fatto da altri con modalità che ne garantiscano la qualità, le caratteristiche igieniche, sanitarie ed organolettiche.
A livello mondiale, FAO e OMS, già dal 1963 hanno dato vita al Codex Alimentarius, programma di standard e linee guida orientati a proteggere la salute dei consumatori.
Per garantire la sicurezza alimentare dei cibi, è stato introdotto il protocollo HACCP, acronimo del metodo di autocontrollo per individuare rischi e misure di controllo e prevenzione. In Europa è applicato con la direttiva n. 43 del 1993 ed in Italia con il D.Lgs. n. 155/97, valido per tutti i soggetti coinvolti nella catena alimentare.
I punti critici dell’HACCP sono:
· igiene degli operatori
· igiene degli impianti
· trasporto del cibo
· catena del freddo e conservazione dei cibi
Molti poi sono gli standard volontari, che forniscono gli elementi gestionali, organizzativi ed operativi per garantire e certificare la sicurezza alimentare
Tra più importanti annovero la norma ISO 22000, la BRC e l’IFS.
Mentre la ISO 22000, impostata sullo schema della norma ISO 9001 sulla qualità, è indicata per l’intera filiera, BRC e IFS sono rivolte maggiormente alla Grande Distribuzione Organizzata e sono spesso fondamentali per garantirne l’accesso.
Se dunque operate nel settore alimentare o in attività e servizi collegati vi aspettiamo per darvi il nostro supporto professionale!