Qualche indicazione per evitare l'insorgere o l'aggravarsi del mal di schiena
Che sia per studio o per lavoro, passare lunghe ore seduti alla scrivania e in modo non corretto, potrebbe alla lunga comportare vari disturbi, il mal di schiena, in primis.
Scientificamente chiamato dolore cervico-dorso-lombare è uno degli acciacchi più comuni e, se sottovalutato, può minare anche la vita extra-lavorativa.
Oltre alla schiena i dolori possono intaccare anche il collo e ciò può dipendere dai muscoli, dai nervi, dalle ossa, superfici articolari o da altre strutture nella colonna vertebrale.
Come affrontarlo?
Se il dolore aumenta o torna in maniera latente è bene correre ai ripari consultando uno specialista che analizzi l'eventuale presenza di un'infiammazione e consigli la giusta terapia da intraprendere.
Oltre al classico monito “stare seduti con la schiena dritta e le spalle indietro” è bene tenere in considerazione anche queste indicazioni:
Per chi lavora seduto:
l’altezza del tavolo deve consentire ai gomiti la corretta posizione ad angolo retto,
la parte bassa della schiena dev'essere ben appoggiata allo schienale,
per i videoterminalisti il monitor dev'essere distante di almeno 50-70 cm e ad altezza occhi in modo per non compromettere il collo,
dev'essere regolata l’altezza della sedia per appoggiare i piedi a terra,
per rilassare le spalle e alleggerire il carico sulla colonna vertebrale è bene utilizzare i braccioli,
evitare di rimanere in posizione seduta per un tempo prolungato, cercando di alzarsi almeno ogni 20-30 minuti, dopo 2 ore sono obbligatori 10 minuti in piedi,
non superare le 5 ore di lavoro sedentario al giorno.
Per chi lavora in piedi, ci sono vari suggerimenti:
arti inferiori devono essere leggermente divaricati per permettere che il carico sia distribuito equamente su entrambe le gambe,
mantenere la schiena allineata,
posizionare il piano di lavoro in modo tale che i gomiti siano atteggiati ad angolo retto,