Il decreto-legge 19 maggio 2020 nr. 34 convertito in legge il 17 luglio dello stesso anno fissa l’obbligo alle aziende con più di 100 dipendenti e presenti in aree ad alta congestione di traffico urbano a dotarsi di una figura interna, il cosiddetto Mobility Manager, specializzata a verificare la mobilità del proprio personale e a “promuovere forme di mobilità sostenibile nell’ambito degli spostamenti casa-lavoro”.
Per aree ad alta congestione si intendono i capoluoghi di Regione, le città metropolitane, i capoluoghi di Provincia e i Comuni con più di 50.000 abitanti.
Il Mobility Manager sarà la persona all’interno dell’azienda che dovrà predisporre entro il 31 dicembre di ogni anno un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) cioè quel documento aziendale di raccolta dati e promozione di interventi atti ad una migliore organizzazione della mobilità dei dipendenti con l’obbiettivo di ridurre l’impatto ambientale derivante dal traffico indotto nelle aree urbane.
Pur non essendo ad oggi previste sanzioni nel caso di inadempimento della normativa, le aziende strutturate o che ad esempio hanno ottenuto o si stanno approcciando alla certificazione ambientale ISO 14001 e che rientrano in quelle aree che lo richiedono, trovano nella nomina e nell’attività del Mobility Manager più di un beneficio.