Nessun passo indietro del Governo sul ripristino dell’equiparazione della quarantena alla malattia come nel 2021.
A nulla stanno per ora servendo gli appelli dei sindacalisti, Maurizio Landini in primis, che richiedono che la norma valida fino al 31 dicembre 2021 sia prorogata anche per l’anno corrente.
Visti gli ultimi provvedimenti intrapresi per la lotta al Covid-19: obbligo vaccinale per gli over50, l’alta percentuale dei vaccinati over 12 – le stime parlano di quasi il 90%, il Governo ritene che il periodo di quarantena per coloro che sono entrati in contatto con un positivo sarebbe dimezzato o in taluni casi non più necessario (guariti/vaccinati con 3 dosi o con 2 da meno di 4 mesi).
Resta spinosa la questione “lavoratori fragili” che fino a febbraio hanno il diritto al lavoro agile.
Unimpresa segnala inoltre: «Per i lavoratori fragili non è stata prorogata l’equiparazione dell’assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero con relativa indennità così come non è stata prorogata la misura per l’equiparazione dei lavoratori privati della quarantena alla malattia… Questi lavoratori saranno scoperti con danno economico per imprese e lavoratori che già da oggi non sapranno se e chi dovrà pagare queste assenze».
Si attendono chiarimenti da parte dell’Inps altrimenti i costi potrebbero ricadere sulle aziende.