COVID-19: LE REGOLE DA RISPETTARE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO NON SANITARI

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L’informativa emanata dalla Regione Veneto il 13/03/2020 e successivi aggiornamenti normativi del 14/03/2020, fornisce indicazioni operative finalizzate ad incrementare l’efficacia delle misure di contenimento adottate per contrastare l’epidemia da COVID-19.
A tal fine sono stati istituiti due numeri utili:
  1. un numero nazionale di pubblica utilità: 1500
  2. un numero verde regionale: 800 462 340
Tutti i lavoratori non sanitari impossibilitati a svolgere la propria attività lavorativa in modalità smart working, dovranno adottare una serie di regole comportamentali:
  1. Lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche.
  2. Evitare abbracci e strette di mano.
  3. Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie).
  4. Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri.
  5. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
  6. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.
  7. In caso di sintomatologia (febbre al di sopra di 37,5°C, tosse e difficoltà respiratoria) NON presentarsi al lavoro e comunicarlo al Datore di Lavoro che precluderà l’accesso ai lavoratori che hanno avuto contatti con il soggetto positivo negli ultimi 14 giorni. Inoltre, sono obbligati a rimanere a casa i soggetti che provengono da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
  8. Evitare contatti stretti con soggetti che presentano sintomi respiratori senza adottare opportune precauzioni.
  9. Evitare l’organizzazione e la partecipazione a incontri collettivi in situazioni di affollamento in ambienti chiusi (es. congressi, convegni), privilegiando soluzioni di comunicazione a distanza.
  10. Privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto, o in alternativa rispettare il “criterio di distanza droplet” (almeno 1 metro di separazione tra i presenti)
  11. Rispettare la regolamentazione degli accessi agli spazi comuni, spogliatoi e spazi per la ristorazione o lo svago data dal Datore di Lavoro. Mantenendo comunque la distanza di 1 metro dai colleghi, sostando il meno possibile e ventilando frequentemente gli ambienti.

2. Come pulire gli ambienti di lavoro in caso di ambienti frequentati da COVID 19
A causa della probabile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, le aree potenzialmente contaminate da COVID-19 devono essere sottoposte a pulizia con acqua e detergenti comuni. E’ fortemente raccomandata la pulizia di tutte le superfici toccate di frequente (muri, porte, finestre, servizi igienici…).

3. Modalità di accesso dei lavoratori

Si consiglia di favorire orari di accesso e di uscita scaglionati. Ove possibile si consiglia di creare una porta per l’ingresso e una per l’uscita dai locali. Tali accessi dovranno essere dotati di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

4. Modalità di accesso dei fornitori

I fornitori esterni potranno accedere all’azienda secondo le modalità stabilite dall’azienda per evitare contatti con il personale in forza nei vari reparti. Gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere sui mezzi e, qualora ciò non fosse possibile, è necessario mantenere la distanza di sicurezza.

5. Dispositivi di protezione individuale

Qualora le soluzioni organizzative non consentissero di mantenere la distanza minima di 1 metro è necessario l’uso di mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute…). Si raccomanda di lavare le mani prima di indossare la mascherina al fine di evitare che diventi essa stessa fonte di infezione a causa dei germi che potrebbero depositarsi sopra.

6. Sorveglianza sanitaria

La sorveglianza sanitaria non va interrotta perché rappresenta un’ulteriore misura di prevenzione. Vanno privilegiate le visite pre-assuntive, preventive, su richiesta del lavoratore e quelle per rientro dopo assenza per malattia superiore a 60 giorni. Si raccomanda di limitare al massimo gli spostamenti dei lavoratori sul territorio.

7. Formazione cogente

La formazione è sospesa. Il mancato completamento dell’aggiornamento della formazione professionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro non comporta l’impossibilità a continuare a svolgere l’attività professionale. L’aggiornamento dovrà essere tempestivamente programmato alla fine del periodo di restrizione.

Per maggiori informazioni contatta i nostri esperti!

 

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