News

Apparecchiature contenenti PCB: scadenza 31 dicembre 2025

Apparecchiature contenenti PCB: scadenza 31 dicembre 2025

Apparecchiature contenenti PCB: obbligo di ritiro e smaltimento entro il 31 dicembre 2025

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), rispondendo a un interpello presentato da Confindustria, ha fornito un chiarimento fondamentale sull’applicazione del Regolamento (UE) relativo agli inquinanti organici persistenti (POP).

In base a quanto stabilito, tutte le apparecchiature contenenti policlorobifenili (PCB) in concentrazioni superiori allo 0,005% in peso (50 mg/kg) e con volume superiore a 0,05 dm³ dovranno essere ritirate dalla circolazione e smaltite entro il 31 dicembre 2025.

Cosa prevede la normativa

I PCB (policlorobifenili) sono sostanze chimiche di origine sintetica, classificate come inquinanti organici persistenti per la loro elevata stabilità, tossicità e capacità di accumulo nell’ambiente e negli organismi viventi.

Il Regolamento POP e le disposizioni nazionali di recepimento hanno da tempo introdotto obblighi stringenti per la dismissione dei PCB, con l’obiettivo di eliminare progressivamente ogni fonte di contaminazione.

Il chiarimento del MASE sottolinea che:

  • La soglia di 0,005% in peso (50 mg/kg) è da intendersi come limite oltre il quale l’apparecchiatura rientra nell’obbligo di smaltimento;
  • L’obbligo riguarda non solo i trasformatori con concentrazioni superiori a 500 mg/kg (già soggetti a dismissione in passato), ma anche quelli con contenuto compreso tra 50 e 500 mg/kg;
  • L’espressione ritirare dalla circolazione implica la messa fuori servizio, seguita da operazioni di bonifica o avvio a smaltimento.

Implicazioni per le aziende

Entro il 31 dicembre 2025, i detentori di apparecchiature contenenti PCB dovranno:

  1. Effettuare un censimento aggiornato delle apparecchiature in esercizio;
  2. Verificare la concentrazione di PCB mediante analisi certificate;
  3. Pianificare la messa fuori servizio e lo smaltimento delle apparecchiature interessate;
  4. Affidarsi a operatori autorizzati per la gestione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti contenenti PCB, in conformità alla normativa ambientale vigente.

Il mancato adempimento entro la scadenza comporta gravi responsabilità sia in termini di sanzioni amministrative e penali, sia in relazione ai potenziali rischi ambientali e sanitari connessi alla dispersione di PCB.

Il ruolo di SIV SpA

SIV SpA, grazie alla propria esperienza pluriennale nel settore della gestione ambientale e della sicurezza, supporta le aziende in tutte le fasi del processo:

  • consulenza normativa e tecnica,
  • analisi di laboratorio certificate,
  • definizione dei piani di bonifica e smaltimento,
  • gestione documentale e assistenza per la tracciabilità dei rifiuti.

Il termine del 31 dicembre 2025 rappresenta una scadenza cruciale per la completa eliminazione delle apparecchiature contenenti PCB dal ciclo produttivo e distributivo nazionale. Una corretta pianificazione delle attività di censimento, verifica e smaltimento consentirà alle imprese di adempiere agli obblighi di legge, riducendo al contempo i rischi ambientali e tutelando la salute pubblica.

CONTATTACI